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Le 10 cose che amo di Liverpool

Le 10 cose che amo di Liverpool: Questo post é sulle 10 cose che amo di Liverpool e che mi fanno sorridere ogni giorno.  É una top 10 soggettiva, ma prima di svelare la classifica, eccovi una breve introduzione dulla cittá. Liverpool Intro Una piccola introduzione su Liverpool:  Liverpool fa parte dell’Inghilterra ed é situata a Nord del Paese, si affaccia sull’estuario del fiume Mersey e sulla penisola del Wirral ed é poco distante dal Galles e Scozia.  Storicamente il centro era a West Derby , ma poi si é sviluppato lungo l’estuario.  Liverpool nasce come piccolo borgo nel 1207 e si espande fino a diventare una vera città nel 1880. Oggi l’area urbana della cittá si estende su 199.6 km2 ed ha una popolazione di 491,500 abitanti Liverpool vede nel Novecento una grande crescita dovuta all’importante porto e alla rivoluzione industriale - al Museo Marittimo di Liverpool potete rivivere la storia di Liverpool durante i suoi anni d’oro (l’entrata é gratuita come nella ma

Faccetta nera: la nuova moda

In questi giorni quando leggo i giornali italiani o sento storie di amici di quel che succede mi ritrovo a vivere un senso di paura.

A livello nazionale, ma anche globale, c'é questo clima di odio verso le persone, anzi no, non verso le persone in generale (che sarebbe anche concepibile 😅), ma un odio verso le "razze". 
Mi vengono i brividi solo a pensarlo. Giá l'uso della parola razza di per se per distinguere una cultura o un colore della pelle diverso al giorno d'oggi mi crea un senso di confusione.
Abbiamo un problema ed un pericolo grosso: l'IMMMMIGRAAAZIIOOOONE! 
É davvero un problema cosí grosso?! 
No perché, da che mondo e mondo, l'uomo é sempre stato libero di muoversi per lavoro, piacere personale, cercare una condizione migliore o giusto all'avventura. Non capisco perché non ci si possa piú muovere se si é in fuga da un paese pieno di persecuzioni. 
Perché tu puoi muoverti e io no? 
Gli Italiani hanno avuti tempi molto duri e in quanti sono emigrati in America? 
Pure la Mafia é emigrata lá...
É sicuramente un tema difficile ed io non sono la sapientina qui che ha a portata di mano la soluzione vincente; vorrei solo esprimere il fatto che tutto questo odio verso il capro espiatorio delle razze é triste. 

Io sono un immigrata al momento (dico 'al momento' perché sto cercando di rientrare in Italia - altro tema delicato e difficile...) e forse sento l'argomento in modo piú forte, ma ho la fortuna di essere in un paese culturalmente aperto che non discrimina la diversitá ma cerca di abbracciarla e rispettarla. Tu mi dirai: ho un lavoro, un titolo di studio, sono giovane, non creo problemi, non vado in piazza a spacciare o a bighellonare come fanno tutti questi immigrati. 
É vero, abbiamo un problema: non siamo pronti ad accogliere altre persone senza lavoro che partono da zero perché il Paese é giá in bilico di per sé. 
Stiamo perdendo di vista il punto, il vero problema: NOI, l'Italia, lo Stato Italiano.
Ieri mi é stato fatto leggere questo articolo sulla Repubblica in cui si diceva come Osahon Ewansiha, un profugo 27enne Nigeriano che chiedeva l'elemosina fuori da un supermercato a Moretta (TO), sia stato l'unico ad intervenire mentre tentavano di rapinare il punto vendita.
La responsabile ha quindi deciso di premiarlo offrendogli un lavoro a 24 ore settimanali per permettergli di integrarsi poco a poco e di avere comunque tempo libero per poter seguire un corso di lingua, una volta capace di comunicare poi potranno estendergli le ore. 
Questo é un ottimo esempio di umanitá, di aiuto di una persona in difficoltá e di meritocrazia che viene da una persona singola, non dallo Stato, ma da un singolo privato. 
Nonostante questa signora abbia dato un futuro a cui pensare ad una persona a cui probabilmente non si preannunciava un futuro, é stata accusata di finto buonismo perché ha assunto questo ragazzo profugo nero che elemosinava in una ditta in cui sono tutti italiani (e forse bianchi?).
Ma vi siete chiesti chi é stato a tentare la rapina? Un cittadino bianco italiano.
I commenti che si leggono sulla pagina Facebook e YouTube della Repubblica sono imbarazzanti; alcuni molto positivi ed etichettati come "buonisti" altri molto negativi e poco costruttivi. 

É triste. 
É triste come il paese in cui sono nata, cresciuta e in cui vorrei tornare stia maturando questo razzismo. 

Razzismo spinto dai media e dai politici per distogliere lo sguardo su tematiche piú importanti, controllando le masse tenedole nella loro ignoranza ed impegnate con questi divversivi.
Quello che voglio dire é che "l'uomo nero" c'e in tutti i paesi, in tutte le culture (..e 'nero' non é inteso in senso letterario). 
Non ci si puó semplificare tutto ai minimi termini e generalizzare la rabbia che si ha nei confronti di una singola persona verso un intero Popolo. 
Inoltre abbiamo uno Stato che é veramente in bilico e se ogni singolo facesse una buona azione indipendentemente dal colore della pelle, dal tipo di lavoro, dalla provenienza, si potrebbe migliorare piano piano. 
Il miglioramento viene dalle cose piccole e semplici ed il resto viene da sé. 
Non possiamo affidarci ad una persona malata per tirare avanti una famiglia, giusto? Cosí non possiamo affidarci allo Stato Italiano che purtroppo ora é malato. Quando si riprepnderá, potremmo di nuovo farci affidamento ma ora ha bisogno dell'aiuto di tutti noi.

Questo odio non porta a nulla, é distruttivo, non costruttivo e mi rattrista il cuore.
Se ogni singolo facesse la sua parte con un gesto semplice e buono al giorno, probabilmente il mondo sarebbe migliore...un pó come succede nel Un sogno per domani 😍

Bellissimo film se non l'avete ancora visto 😉

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